Street-Art Made in Italy #3 STEN † LEX

I maestri italiani dello stencil, dalle icone b-movies anni '70 alle immense geometrie sui grandi palazzi di tutto il mondo...

Lui è di Roma, lei di Taranto, 32 anni entrambi, i nomi Sten e Lex compaiono per la prima volta sui muri romani nel 2001. Se lo stencil è la «Tecnica decorativa che prevede l'esecuzione di disegni attraverso l'utilizzo di mascherine preritagliate nel cartoncino» (dizionari Hoepli), Sten e Lex ne sono certamente i principali maestri italiani. Prima di loro non si erano mai viste opere di tale tecnica incisoria contemporanea, perché proprio come nelle incisioni, gli stencil (che spesso dopo aver utilizzato distruggono) vengono coperti di colore e solo una volta rimossi prende forma l’opera finale. Apprezzati e quotati non solo in Italia, tanto da essere invitati da Banksy al suo Cans Festival del 2008 a Londra (unici italiani insieme a Lucamaleonte e Orticanoodles), le loro prime opere sono tutte un’esplosione pop: nei primi anni 2000 hanno subito grande successo, all’inizio l’uno separatamente dall’altro con ritratti di personaggi dei b-movies italiani e telefilm americani anni ’70. Ma è quando cominciano a disegnare insieme nel 2005 che decollano e stupiscono per tecnica, stile e capacità di reinventare ed esplorare in continuazione la tecnica dello stencil in modo sempre originale. Dai volti iconizzati in francobolli o banconote passando per disegni e poster su carta velina, a quella che definiscono Hole School, tecnica basata sempre su matrici, ma di linee rette in bianco e nero più o meno spesse a riprodurre le tre dimensioni: «I primi lavori erano composti da punti e non da linee, ci siamo resi conto che in due eravamo più veloci e meticolosi, mantenendo la complessità dello stencil».
Richiestissimi, iniziano a lavorare superfici immense, anche di centinaia di metri quadri, opere gigantesche di tale complessità logistica da renderne impossibile ormai la realizzazione senza le necessarie autorizzazioni: «Le nostre origini sono nell'illegalità (sono stati arrestati nel 2005, n.d.r.), ma adesso siamo più orientati verso la responsabilità artistica. La street-art è in una fase di maturazione rispetto a quando la stessa illegalità faceva gola ai media. Resta il fatto che potenzialmente possono farla tutti, ma in Italia sono in pochi a raggiungere alti livelli». Loro sì. Dai muri di Roma al resto del mondo: Francia, Cina, Inghilterra, Spagna, Germania, Messico, Stati Uniti, prima rappresentando volti anonimi dei luoghi dove lavorano, ultimamente virando dal figurativo puro verso decorazioni, linee e forme più astratte, quasi a riecheggiare gli studi su punto, linea e superficie di Vasilij Kandinskij in una versione più spaziale e futuristica: «Una sorta di radiazione di raggi», come hanno definito una delle loro ultime grandi opere sulla facciata del palazzo dell’Economia di Bari o nel quartiere popolare della Garbatella a Roma. Non lavorano solo su muro però, ogni tanto sul loro sito mettono anche in vendita stencil in edizioni limitate: a oggi ci sono disponibili tre 50x70 ognuno in 30 stampe. Prezzo: 400 euro ciascuno.

Nella gallery: la serranda dell'ex cinema porno Volturno a Roma (2011), un poster con sullo sfondo il Colosso e un convento abbandonato a Mentana (2012).

Gallery TIT16
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